Distillerie di gin in alta quota

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Hanno i profumi e i sentori autentici del territorio. I veri appassionati potranno assaporarne le note sorseggiandoli nella loro pura essenza, altri invece, godranno del loro gusto in versione cocktail. Sono i gin che vengono prodotti nelle distillerie in alta quota. 

Sulle Alpi Italiane, imprenditori agricoli, ex-albergatori e mastri birrai hanno trasformato masi, fienili e birrifici in vere e proprie distillerie dove alambicchi in rame o in acciaio e varie attrezzature danno vita a piccole o medie produzioni artigianali.

Dall’Alto Adige al Trentino, dalla Valtellina fino al Piemonte, ecco alcune distillerie in alta quota dove poter degustare, su prenotazione, una varietà unica e autentica di gin artigianale. 

Distillerie di Gin in alta quota
Courtesy of Zu Plun

Zu Plun

Fra le dolomiti dell’Alpe di Siusi, Florian Rabanser, albergatore e mastro distillatore, ha trasformato un maso del 1400 in Zu Plun, una grande distilleria, dove alambicchi, in rame, calderoni, botti e altri utensili vengono utilizzati per produrre non solo grappe, rum, ma anche una serie di ottimi gin.

Appassionato di cucina, nell’albergo di famiglia, infatti, era lui a capo della zona ristorativa, ha applicato alla produzione dei gin lo stesso approccio che uno chef professionista applica alla creazione dei suoi piatti. Da questa meticolosa attenzione e con l’aiuto di un farmacista di Castelrotto, in provincia di Bolzano, sono nati i suoi distillati. Piante selvatiche, erbe aromatiche cresciute nella regione dello Scillar combinati con la scorza del limone del lago di Garda hanno dato vita a una vera e propria genuina e interessante capsule di bottiglie ognuna con una propria e specifica identità.

I sapori di botanicals di alta montagna sono racchiusi in Dol Gin, premiato nel 2017 dalla giuria dell’International Wine & Spirit Competition di Londra, come il migliore tra centinaia di eccellenti degustazioni alla cieca, che combina 24 erbe aromatiche, fra cui la radice di genziana, achillea di montagna, anice selvatica, fiori di sambuco, radici di angelica, cumino e rosa canina, con la scorza del limone del Lago di Garda e sambuco. Per palati che amano note più sapide, rotonde ed astringeti, è ottimale Salz Gin, la cui idea nasce sull’isola di Sylt nel Mare del Nord.

Il Salz Gin proviene da cereali distillati in metodo discontinuo in alambicco di rame e con botanici a bagnomaria e in infusione. L’acqua per il processo di distillazione è l’acqua filtrata e parzialmente demineralizzata di un salina dell’Isola di Sylt. Fra i botanici utilizzati spiccano il finocchietto di mare e i botanici raccolti sul bagnasciuga durante la bassa marea. Incarna perfettamente lo spirito del lago di Garda, invece, Yellow Gin, che raccoglie erbe e spezie tipiche della zona a cui sono stati aggiunti galbuli del cipresso che vengono usati parzialmente come rimedio al ginepro. Infine, Grenoir, il Gin mediterraneo, la cui base è costituita da ginepro e limone accompagnato da finocchio selvatico, menta e melograno.

Distillerie di Gin in alta quota
Courtesy of Villa Laviosa

Villa Laviosa

A Settequerce, una frazione di Terlano, fra Bolzano e Merano, nasce Sevenoaks Gin di Villa Laviosa. Un omaggio al territorio e ai suoi simboli ottenuto grazie a una doppia distillazione di sei diversi botanica, fra cui bacche di ginepro, radice di angelica, salvia e piccoli frutti rossi.

Una distillazione che avviene seguendo il metodo artigianale, in piccole quantità. Sorseggiando questo gin l’olfatto verrà inebriato da un bouquet dai profumi delicati e vellutati di piccoli frutti di bosco, mentre al palato le note calde delle bacche di ginepro e i sentori eleganti di mirtilli neri, fragole di bosco e lamponi avvolgeranno in modo sensuale e morbido il palato.

Oltre  a Sevenoaks, da Villa Laviosa è possibile degustare anche il gin 8025 composto da ginepro, pino mugo e circolo tutti raccolti nel cuore delle dolomiti. 

Birrificio 1816

A Livigno all’interno del Birrificio 1816 nasce una piccola produzione di Gin 1816. Un progetto innovativo sviluppatosi subito dopo la pandemia con la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo e offrire ai vari ospiti un distillato unico. All’interno del birrificio, infatti, fra i tavoli di legno, è’ stato costruito un alambicco dentro cui scorre il distillato.

Dalla passione per i proprietari del periodo del contrabbando nasce il primo gin, Contrabbando appunto, aromatizzato con ginepro e pino mugo.

Da questa esperienza ben accolta, si è sviluppata successivamente la collezione di Gin 1816. Una linea che include Gin 1816 Blu, distillato in stile London Dry e aromatizzato con il ginepro. Gin 1816 Rosa, invece, include botaniche, cereale affumicato, arancia e coriandolo, mentre Gin 1816 Giallo viene aromatizzato al miele e al fino.

Distillerie di gin in alta quota
Courtesy of Azienda Agricola Paterno

Melagorai

Il progetto, nato dalla passione della famiglia Paterno, si sviluppa nella catena montuosa del Lagorai. Qui, infatti, nel 1984 è stata fondata l’azienda agricola Maso Paterno. Conosciuti a livello nazionale per la produzione di succi di mela, dove su 30 ettari sono coltivati diverse varietà di meleti da cui appunto nascono succhi a Kmzero, Melagorai.

Circa un’anno fa Mirco Paterno e Cristiano Cimadon hanno dato vita al Gin Melagorai: un London Dry Gin, una creazione artigianale, che combina le note balsamiche e resinose delle bacche di ginepro, alla freschezza dei limoni del Garda combinati con la Mela Jonagold proveniente dai campi dell’azienda. 

Distilleria Valentini

Prodotto in Trentino nel Parco Naturale Adamello Brenta nasce il Tovel’s gin. Qui dal 1872 la Distilleria Valentini, produce distillati d’eccellenza.  Il Tovel’s gin in particolare l’unico Gin Italiano distillato con metodo “Vapor Infusion”, è un London Dry Gin che contiene una selezione botanica tipicamente Trentina.

L’estrazione dei caratteri aromatici delle botaniche avviene tramite infusione di vapore alcolico nell’alambicco storico completamente costruito in rame e battuto a mano da maestri artigiani trentini nei primi anni del secolo scorso.

Dopo la distillazione Tovel’s Gin viene portato al grado alcolico di 45° con acqua di sorgente in purezza proveniente dalla fonte alpina di Tovel da cui prende il nome. Questo Gin ha un gusto fresco e morbido con sentori lievemente speziati e aromatici. 

Distillerie di gin in alta quota
Courtesy of la Stella Alpina

La Stella Alpina

Nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso, in Alta Valle Soana, nel comune di Valprato Soana in Frazione Campiglia, nel 2014 nasce questa realtà interessante. Inizialmente focalizzati sulla coltivazione di genepy e sulla produzione del liquore, nel tempo, hanno ampliato i loro prodotti. 

«Ogni anno, il PNGP – racconta Chabod Ivo, titolare – ci autorizza, con l’accompagnamento di un guardia parco, a raccogliere 300 grammi di artemisia genepy. Raccogliamo solo i fiori, lasciandone alcuni attaccati alla pianta, per permettere la futura germogliazione. Successivamente, facciamo seccare i fiori e ne raccogliamo i semi, li congeliamo e ad aprile li portiamo a un vivaio certificato biologico, che ci produce le piantine, che a inizio maggio immettiamo nel terreno. L’anno successivo, raccogliamo i fiori nei nostri orti, ma ogni anno, la procedura di raccolta fiori, semi e piantine avviene per sostituire quelle che, durante l’inverno, muoiono. Ad oggi, abbiamo 3 orti, ognuno del quale produce un genepy. A Campiglia Soana paese, abbiamo circa 6000 piantine, con il quale, produciamo il genepy Tchampiy (Campiglia nel nostro dialetto). Al Pian dell’Azaria, il posto più bello del mondo per lo scrittore Mario Rigoni Stern, abbiamo circa 1000 piantine e produciamo il genepy Azaria. A Ceresole Reale, in alta Valle Orco, abbiamo circa 2000 piantine e produciamo il genepy Le Tre Levanne».

Sull’onda del successo del Gin, alcuni anni fa Chabod Ivo insieme ai suoi collaboratori decidono di cimentarsi nella creazione della prima bottiglia. «Non dovevamo allontanarci dal nostro core business, e quindi abbiamo aromatizzato il nostro gin con il genepy in sospensione. Uscito troppo amaro abbiamo fatto alcune prove, e aggiungendo cumino e ruta nera, piante di montagna, e abbiamo trovato il giusto equilibrio. Una sera, a forza di fare le prove e assaggiare i vari tipi di Gin che avevamo aromatizzato, alzandoci dalla sedia, avevamo le vertigini, da qui il nome VertiGin, il Gin di Montagna. VertiGin, ci ha permesso, in questi anni, di far conoscere il genepy anche lontano dalle Alpi. Tra pochi giorni usciremo con 2 nuovi Gin VertiGin barricato, ossia tenuto un paio di settimane in barrique di ciliegio Primo Taglio, il Gin al sentore di fieno che viene aromatizzato con il fieno di primo taglio che da noi in montagna si fa a metà giugno. Sarà ogni anno diverso, perché, dipende dalla fioritura e dalle erbe, che troviamo nel Primo Taglio del fieno».

Per assaporare tutte queste novità, l’azienda dal 20 maggio 2023, a Campiglia Soana, ha aperto una piccola boutique, nel fienile di famiglia, dove, oltre a tutti i prodotti del nostro territorio (formaggi, salumi, biscotti, è possibile degustare i nostri genepy, liquori e i 3 gin.

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